Alla Citroën hanno fatto miracoli per offrire i vantaggi di una monovolume, come le altre Picasso della gamma, partendo da una citycar come la C3. Fronte alta, viso accattivante, occhi allungati all'orientale e, soprattutto, forme squadrate per sfruttare al meglio lo spazio.
Il cofano è alto e corto, i paraurti incorporano i fendinebbia, la mascherina centrale si sovrappone alla presa d'aria, a sua volta affiancata da due prese più piccole con cornice argentata. Originale anche la soluzione adottata per il parabrezza che a uno sguardo superficiale appare bombato, mentre in realtà è costituito da tre parti, due piccole laterali e una ampia centrale, ideali per offrire la massima visibilità a chi guida. La linea di cintura è alta e orizzontale, con il tetto che accenna appena a inclinarsi verso il posteriore e il portellone verticale.
Da dietro la perpendicolarità della coda è meno evidente, grazie a un accenno di rotondità del portellone stesso, ai fari alti che delimitano lateralmente il lunotto e a un paraurti a "U" che attraversa trasversalmente la coda, incorporando alle estremità le luci di retromarcia.
Le misure sono quelle tipiche di tutte le monovolume compatte: 4.080 mm di lunghezza, 1.730 di larghezza e 1.620 di altezza. La differenza maggiore rispetto ai modelli già in vendita è nella capacità di carico del bagagliaio che, grazie alla conformazione di tetto e coda, tocca i 500 litri a filo della cappelliera e in configurazione a cinque posti.
Ma la C3 Picasso avrà un'arma in più nella modularità degli interni, con i sedili posteriori frazionati che scorrono indipendentemente fino a 15 cm e sono facilmente richiudibili a scomparsa grazie ai comandi sistemati sullo schienale. Operazione che consente di ottenere un pavimento piatto fino ai sedili della prima fila, con lo schienale del sedile del passeggero anteriore che si trasforma in tavolino.
Già noti i motori che la C3 Picasso schiererà al momento del lancio, in febbraio, due a benzina e due turbodiesel. I primi, di nuova generazione, sono l'1.4 Vti da 95 Cv e l'1.6 Vti da 120 Cv. Già collaudati i turbodiesel, entrambi 1.6 di cilindrata ma declinati nelle potenze di 90 e 110 Cv. Il primo con emissioni di CO2 di appena 125 g/km, il secondo abbinato di serie al filtro antiparticolato Fap. I prezzi, non ancora definiti, dovrebbero comunque partire da 16mila euro.